Le Vie dell’Acqua si arricchiscono di un nuovo itinerario che mette in risalto l’utilizzo dell’acqua per uso civile, svelando il percorso del primo acquedotto comunale di Carmignano.
Quando il Governo nazionale legiferò la prime legge di sanità pubblica, che imponeva a tutte le Amministrazioni comunali del Regno di dotare i propri Cittadini di acqua salubre e corrente, ogni Comune si trovò gravato di un compito molto complesso e assai costoso, ovvero la costruzione di un acquedotto. Non era più possibile infatti permettere ai propri cittadini, per motivi di igiene pubblica, l’approvvigionamento attraverso pozzi o cisterne che raccoglievano l’acqua dei tetti.
Il Comune di Carmignano, data la sua collocazione geografica ai piedi del Montalbano, grande serbatoio di acqua naturale, si trovò in una situazione di indubbio vantaggio non solo perché poteva sfruttare la presenza di sorgenti in grado di soddisfare quelle che allora erano le esigenze idriche e sanitarie giornaliere della sua popolazione, ma anche perché queste sorgenti si trovavano ad una altitudine superiore a quella dell’abitato. Questo avrebbe permesso, in un’epoca in cui, va ricordato, l’energia elettrica non era ancora arrivata nelle campagne dell’Italia, di sfruttare il principio della caduta dei gravi per far giungere l’acqua in paese.
L’itinerario che da qui ha inizio, in continuità con quello del rio Carpineto, raccoglie idealmente il testimone dell’acqua protagonista di una storia di civiltà della popolazione carmignanese, seguendone il percorso fino alla fontana che simboleggia l’arrivo dell’acqua in paese.
Note importanti
Gli itinerari descritti in queste pagine devono essere percorsi con responsabilità personale. Il fatto di averli progettati e indicati nel territorio non costituisce né per l’Amministrazione Comunale del Comune di Carmignano, né per i proprietari dei terreni privati attraversati dai percorsi nessuna responsabilità; in quanto il camminatore che li percorrerà è tenuto ad assumere un comportamento responsabile e adeguato all’ambiente e all’attività che va a compiere tenendo conto soprattutto che si muoverà all’interno di proprietà private ma non solo che vanno rispettate.
Il camminatore deve anche essere consapevole che il percorrere i sentieri qui proposti lo espone a dei rischi ineliminabili, non prevedibili e dei quali non sono responsabili i soggetti sopra ricordati. Per ridurre al minimo i rischi connessi occorre dotarsi della strumentazione necessaria per l’attività che si accinge a svolgere oltre a verificare tempestivamente le condizioni meteo prima di apprestarsi a partire per percorrere gli itinerari proposti.