"Cosimo I Magnus Dux Etruriae": una mostra celebra i 450 anni di Cosimo I de' Medici ad Artimino

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Data:

04 Dicembre 24

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Inaugurazione

sabato 23 novembre 2024 ore 16.00
Museo Archeologico di Artimino – piazza San Carlo  3 – Artimino, Carmignano (PO)

Visitabile fino al 12 gennaio 2025
sabato e domenica orario 9.30 – 13.30 | 14.00 – 16.00

L'ingresso alla mostra è gratuito.

Il Museo Archeologico di Artimino 'F. Nicosia' celebra il 450° anniversario della morte di Cosimo I de' Medici: un’iniziativa promossa dalla Regione Toscana con un bando al quale il Comune di Carmignano ha partecipato con il progetto della mostra Cosimo I Magnus Dux Etruriae, elaborato con il Museo de' Medici di Firenze, che ha la cura scientifica dell’esposizione, e che ricorda l’origine etrusca del territorio toscano. Pio V conferì a Cosimo I de’ Medici il titolo di ‘Magnus Dux Etruriae’, volendo legittimare il suo potere su  basi storiche, come discendente di Porsenna e sovrano di quella che era stata la terra degli Etruschi e che possiamo considerare la Toscana moderna.

L'esposizione intende mettere alla luce un aspetto poco noto dei Medici, e di Cosimo I in particolare, e dei suoi successori Cosimo II e Cosimo III: la loro passione per gli Etruschi.

Il Museo Archeologico di Artimino ben si presta ad ospitare la mostra, vista la collocazione in territorio mediceo - ma prima etrusco – che presenta testimonianze dirette della loro passione per quel mondo. Un'idea certamente suggestiva, che felicemente sposa le due anime del nobil casato al territorio artiminese, "terra d'Etruschi e di Medici, ieri come oggi".

In esposizione, corredati da grandi pannelli esplicativi:

- i simboli del potere, non più esistenti, riprodotti dall'orafo fiorentino Paolo Penko: il collare del  Toson d’oro, di cui Cosimo I fu insignito nel 1545 dall’Imperatore Carlo V, e  che riproduce il mitologico Vello d’oro; lo Scettro mediceo, eseguito in conformità con i ritratti di Cosimo Granduca conservati nelle Galleria degli Uffizi e a Palazzo Medici Riccardi; la riproduzione della Corona granducale;

- il ritratto ad acquaforte di Cosimo I, proveniente dalla serie ufficiale voluta dal Cardinal Leopoldo alla metà del Seicento.

- l'opera De Etruria Regali di Thomas Dempster, due volumi monumentali scritti nei primi decenni del Seicento e stampati tra il 1723 e il 1726, corredati di cento illustrazioni calcografiche raffiguranti i più significativi reperti etruschi conosciuti a quel tempo.

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